Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

venerdì, settembre 30, 2005

Some pictures from our last party

Hey guys, I promised to show you some funny pics. Have fun with them. They say is one of the most crazy parties ever. Needless to say, I wouldn't have imagined such a huge present... Cheers!


What a surprise!


Playing twister (2)... Fred, what are you doing?


Playing twister (1)


Nastja and Agnieszka


Olja and Elchin on the stairs


Fred is getting ready in my room

Incubo


Pare che il bombardamento televisivo possa creare seri problemi. Leggete l'incubo che vive quotidianamente questa donna, in grado di riconoscere, a causa di una malattia degenerativa, solo il Presidente del Consiglio. Poverina, lo dico senza pensare alla politica. Lo so che starete pensando che se toccasse a me riconoscerei solo Nicole Kidman. E probabilmente avete ragione.

Ancora eroine sullo schermo

Ieri sera siamo andati al cinema. Manco a dirlo, il film non l'ho scelto io, ma non me ne curo. Orgoglio e pregiudizio è uscito nelle sale italiane a Gennaio, mentre qui solo ora. E me lo sono sorbito, quindi. Qualcuno di voi l'ha visto? Niente di eccezionale, ma finalmente un personaggio femminile di una qualche consistenza... Jane Austen, un paio di secoli fa (1813) l'aveva capito. E poi suo padre, che forza!

mercoledì, settembre 28, 2005

Tu come la vedi?



Io non troppo male. Forse perché per ottenere questi benedetti risultati stanotte ho fatto le tre e mezzo a programmare...

lunedì, settembre 26, 2005

С днём роэждения (Tanti auguri)

Tanti auguri ad Alessandro Giorgi, splendido ventisettenne biondo riccioluto. A proposito, che capelli hai al momento? Capello corto tipo college americano o capello lungo ma sempre molto curato? Questa estate è passata senza neanche il tempo per farci una ricca partita di beach (una di quelle che inesorabilmente perdiamo, ma garantiamo spettacolo, oppure che vinciamo, non senza difficoltà, ma stiamo giocando contro la rappresentativa femminile delle undicenni dello stabilimento). Peccato. Tra le altre cose che recrimino a gran voce c'è un giro in moto. Alla fine non ne abbiamo fatto neanche uno. Ah, dimenticavo: guidi tu, la mia moto è sfasciata. Auguri! Se fossi a portata di mano ti regalerei un film fantastico... Gli amanti del circolo polare. Scherzo!

domenica, settembre 25, 2005

Appena ieri

sostenevo di non ricordare un film che mi avesse fatto paura. Citavo Lars Von Trier come film che mi aveva fatto stare male. Mi ero dimenticato che c'è un film che invece mi ha ispirato solo violenza. Il favoloso mondo di Amelie mi ha suscitato un sentimento di rabbia talmente forte che avrei tirato il telecomando contro il televisore... ma anche questa volta stavamo a casa di Arianna, quindi non era il caso. Ma oggi ho visto il film che si propone come sintesi dei due precedenti. L'ho ricevuto per regalo da Yongxia e oggi ho deciso di guardarlo. Ebbene sto scrivendo per esorcizzare questa voglia di tirarglielo dietro questo film. Altro che Amelie. C'è qualcuno di voi, nella blogosfera o al di fuori, che abbia mai visto Gli amanti del circolo polare? Vi prego rispondetemi, facciamo un gruppo d'ascolto, di mutuo soccorso, una cosa tipo alcolisti anonimi. Vi scongiuro, aiutatemi. Se volete ve ne parlo in un prossimo post.

sabato, settembre 24, 2005

L'ho fatto davvero


Sono uscito di Sabato mattina, con il sole, alle dieci, sono andato a Guildford e mi sono rilassato. Un momento di lussuria, nell'unico bar dove si possa avere un cappuccino decente, mi sono seduto a leggere per un bel po'. Ho chiamato mia nonna, abbiamo parlato di Montalbano (eh, già, ho una nonna patita per Zingaretti). Mi ha raccontato di essersi inquietata perché la puntata parlava del traffico di organi e c'erano dei bambini coinvolti. Per i fans della teoria circolare ("più si invecchia più si ritorna bambini") questa sarà una ulteriore conferma. Non mi ricordo più dell'ultimo film che mi ha fatto paura. Semmai l'ultimo che mi ha fatto stare male (un Le onde del destino con Arianna a casa sua insieme ai suoi, chi l'ha visto capirà). Poi ho prolungato questo momento dal leopardiano sapore prefestivo, sono entrato in un negozio di dischi, ed ho comperato un paio di cuffie serie, e Radiance di Keith Jarrett. Sono tornato appena adesso, e me lo sto ascoltando. Forse ora ricomincio a lavorare. Mio padre è in viaggio per Firenze a recuperare la roba che Davide ha riportato a casa dalla Svizzera. Grazie. Jarrett, non ci posso fare niente, rievoca i miei anni all'Università e, quindi, la maggior parte dei pensieri delle prossime due ore andranno a voi. Arianna, Gianni, Anna, Valeria, Fiorenza, Alfredo, Olindo, Roberto, Mauro, Luisa, Elena, Fabio, Letizia, Antonio, Massimo (Forza Massimo!!), Giovanna, Carlo, Barbara, Donatello, Lucia, Claudio, Luca.

Un paio di cuffie, please

Il mio vicino di stanza e la sua ragazza si amano. Si amano alla follia. Si uniscono spesso e rumorosamente, senza alcun tipo di inibizioni. Ed io sgattaiolo a fatica. Ieri sera hanno messo la musica ad alto volume, ma non sono comunque riusciti a coprire quello che chiamerei il rumore dell'amore. Ho aspettato che Misha tornasse e gli ho chiesto di andare a fare un giro, mi sentivo di troppo. Tra l'altro giornata bruttissima per lui, sedotto ed abbandonato, senza neanche avere il tempo di innamorarsi. Il fatto è che lui non sa se vuole una storia mordi e fuggi o una storia seria, ed ogni volta che gli si prospetta l'una vorrebbe l'altra... questa volta ci ha messo troppo a convincersi che lei voleva una storia mordi e fuggi (due giorni) e lei l'ha scaricato. Così in una decina di minuti sono stato spettatore involontario di due diverse gradazioni dell'amore, e me le sono sorbite tutte e due. Siamo rientrati alle due stanotte, perché Misha mi ha chiesto di andare a cercarla in giro per Guildford. Guidavo io. Ecco questi qua che ricominciano. Ma sono le dieci di mattina! Devo uscire di casa, anche se ho i panni in lavatrice. Pazienza. Ah, dimenticavo. Secondo me lui ci sa fare, a giudicare da... vabbè mi fermo qui.

giovedì, settembre 22, 2005

La pagina politica come promemoria

Ehi voi!! Se proprio ci saranno elezioni anticipate, aspettate almeno che mi iscriva all'AIRE, sennò mi tocca tornare in Italia per votare.

martedì, settembre 20, 2005

Well done

Come se non bastasse tutto ciò che ha potuto mettere in piedi per me l'altro Sabato, dal regalo esagerato alla cena, alla quantità di persone (alla fine ben 24) invitate, Misha oggi mi ha fatto trovare sul comodino della mia scrivania una copia in inglese di Un giorno nella vita di Ivan Denisovich di Solzhenitsyn. Vi assicuro che non avevo fatto parola in proposito, ma che mi ero ripromesso di avvicinarmi all'autore di Arcipelago Gulag e che Arianna stava quasi per regalarmelo per il compleanno. Ha poi preferito Anna Karenina. Tutto coincide con un momento in cui lo vedo, finalmente, disteso. Sono senza parole. E pensare che non posso neanche dirgli grazie. Una volta, nel bel mezzo di una festa, mi sono chiuso fuori dalla stanza, e, siccome le finestre erano chiuse, non sapevamo come fare. Non essendo possibile nessuna alternativa, Misha si è messo a smontare tutta la finestra, ed alla fine è riuscito ad entrare, dopo un'ora abbondante di lavoro. Alla fine gli faccio "Thanks a lot, mine" e lui, con la faccia incavolata (quella vera) "Dieniel, I hate you!". Io, credendo si riferisse alla mia sbadataggine innata, gli stavo per dire che lo so, sono fatto così, e lui "I hate you 'cause you say 'thank you'". "And what do you want me to say? Maybe 'fuck off'? Maybe 'bastard'?". "You have to say 'well done'". Da allora ci facciamo delle grosse risate, perché io ho preso a tartassarlo di 'well done'. Appena posso gliene spiattello uno, e lui si volta di spalle. C'è gente che per farti un torto ti parla alle spalle. Misha, se vuole mostrare complicità o divertimento, si volta e ride di spalle, soprattutto quando ha qualcosa che lo impegni manualmente tipo lavare i piatti, preparare le sue uova o scagliare una cicca il più lontano possibile. Si gira di botto e ti ride di spalle. Non sia mai che tu lo veda.

Chiamo in causa "ti svernicio"

Sulla questione dei Trusted Computer Group, Repubblica.it dedica un articolo. Anche se lui è ormai entrato nel serafico mondo Apple e non avrà sicuramente di questi problemi, mi piacerebbe sapere proprio che ne pensa Paolo. Magari anche con un post sul suo blog.

lunedì, settembre 19, 2005

Ma pecché la gende nun se ne sta a la casa sua

Il titolo è una parafrasi di Antonio Rezza. Camillo Ruini sui PACS:

Non vi è alcun reale bisogno di norme come quelle francesi, che potrebbero portare a un "piccolo matrimonio". [Qualcosa che] produrrebbe al contrario un oscuramento della natura e del valore della famiglia e un gravissimo danno al popolo italiano.

Crescere e (è?) capire

Pasqua è meglio di Natale perché Papà ci porta alla chiesa redentorista dove tutti i preti sono vestiti di bianco e cantano. Sono felici perché Nostro Signore è in cielo. Domando a Papà se il bambinello nella mangiatoia è morto e lui mi risponde: No, quando è morto aveva trentatré anni e infatti eccolo lì inchidato sulla croce. Io non capisco come abbia fatto a crescere tanto in fretta che già sta lì appeso con un cappello di spine e il sangue che gli cola dalla faccia, dalle mani, dai piedi e da un grosso buco vicino alla pancia.
Papà mi dice che capirò quando sarò grande. Ormai me lo dice in continuazione e io ho una gran voglia di essere grande come lui così riuscirò a capire tutto. Deve essere bello svegliarsi la mattina e capire tutto. Vorrei tanto essere come tutti i grandi che stanno lì in chiesa, dritti in piedi o inginocchiati a pregare, e capire tutto.


Frank McCourt, cinque fratelli di cui tre moriranno per incuria, fame e freddo, è invece diventato grande prima del tempo. A cinque anni già bada a tutti i suoi fratelli più piccoli, li porta a spasso nel parco per non farli piangere, e provare a non far sentire loro la fame. Lui sopravvive perché ha delle storie e degli eroi tutti per sé, e su di esse rivendica l'esclusiva. E poi chiede, s'incuriosisce, s'affeziona, s'attacca alle risposte che i grandi gli danno. Ne mette in luce le incongruenze. Semmai quello che lo rende un bambino, ancora, è il fatto che con quelle contraddizioni ci sa convivere. Le risolve con una logica tutta particolare, tutta propria.

С днём роэждения (Tanti auguri)

Tanti Auguri a Francesca Riccieri. La donna in carriera, la creativa, l'artista neo-fauve, l'amica intraprendente. Siccome sta diventando un'autorità in merito alla concezione e realizzazione di pagine web per gente molto importante, ogni suo commento su queste miserrime paginette realizzate con uno squallido template sarebbe gradito. Ma quando deciderà di svoltare e di mettersi in proprio, fondando una casa editrice o qualcosa del genere? Le mando un grosso grazie, un abbraccio ed una frittata di patate o un panino con i carciofi, a suo piacimento.

sabato, settembre 17, 2005

С днём роэждения (Tanti auguri)

Nonno Alfredo compie oggi gli anni. Provo a chiamarlo ma non risponde, pare che abbia una gita. Aho, non lo becco mai! Meno male per lui che trova sempre qualcosa da fare. Se stasera vi riunirete per brindare lo farò anch'io. Ancora devo riprendermi dallo shock di ieri sera. La festa è finita alle quattro passate. Dalle otto e mezza alle 13.30 di oggi sono stato a pulire. Ma anche se ero solo mi faceva piacere pensare a come si è svolta la festa. Fra un po' vi posto le foto. Abbiamo pure giocato a twister... Auguri nonno.

Sorpresa

Sono piombati in casa in venti, hanno cominciato a preparare alle tre. Arrivato il momento di iniziare la festa mi hanno obbligato a mettermi al centro del loro cerchio. Misha ha fatto capolino con la custodia di una Fender. Mi hanno regalato una chitarra acustica amplificabile. Di che cosa sono capaci questi russi.

venerdì, settembre 16, 2005

E basta!

Non gli è bastato "Sarà, sarà, l'aurora, per te sarà così". Non gli è bastato "Più bella cosa non c'è". Non gli è bastato scrivere l'intero suo disco precedente "Mi hai lasciato ma io, forse, piano piano, poco poco, sottovoce mi rialzo". Il servo della gleba a testa alta della canzone italiana, l'uomo che indossa le sue preziose, fruttifere adenoidi solo prima delle esibizioni, è tornato con un nuovo singolo, ancora sul tema "figghiuzza mia!". Avrete capito sicuramente a chi mi riferisco. In caso contrario fatevi due risate. Se solo fosse ispirato come Elio!

Ciao, senti, hai 5 minuti? Perché volevo chiederti due cose... Senti, guarda, sinceramente vado al dunque subito, ci sono rimasto molto male perché ho saputo che sei uscita con Tafano ieri sera, e... perché? Scusa, ti ho telefonato a cena, ti ho detto: ci vediamo? Tu hai detto: no, devo studiare. E va beh , se poi esci con lui... cioè , perché non me lo devi dire? Pensi che sia un problema per me accettare che tu hai una storia? Un uomo? Vedi qualcuno? No, non è un problema per me perché io ti voglio bene veramente e non ti chiedo nulla, anzi, magari sono qui a dirti: se hai bisogno di qualcuno io ci sono.
E allora? Che cosa devo fare? Mi vuoi mettere una scopa in ---- così ti ramazzo la stanza?

С днём роэждения (Tanti auguri)

Happy birthday to Nastja Kot. For me she belongs to the Russian community, although she was born in Bielorussia 20 years ago. Tonight we'll have a huge party at my place. Nearly twenty guys and girls from all around the world (even China, Korea, and Japan). I wish her all the best. Above all I wish her to preserve the smile and joy that I've seen from the very first time I've met her. С днём роэждения.

giovedì, settembre 15, 2005

L'Irlanda, l'alcolismo, la "böllianità" ritrovata

Il padre idealista patriottico perdigiorno scialacquatore beone inappetente di Frank McCourt racconta ai suoi figli piccoli le storie degli eroi irlandesi, li sveglia di notte per farsi promettere che moriranno per l'Irlanda, è capace di slanci disperati di tenerezza

Più papà canta meno Margaret piange e anzi col passare dei giorni comincia addirittura a ridere. Ma guardatelo, dice Mamma, con la pupa in braccio si azzarda a ballare anche quello con i piedi legati. Poi ride e ridiamo tutti quanti.
Quando da piccoli i gemelli piangevano Papà e Mamma dicevano Ssst e Zitti, gli davano da mangiare e loro si riaddormentavano. Ma quando piange Margaret c'è tanta malinconia nell'aria e in un attimo Papà salta giù dal letto, la prende e tenendola stretta balla lentamente intorno al tavolo di cucina, canta, fa certi versi come una mamma. Quando passa davanti alla finestra illuminata dai lampioni della strada si vede che ha le guance bagnate e è una cosa strana perché Papà non piange mai per nessuno a meno che non abbia bevuto e canti la canzone di Kevin Barry o quella di Roddy McCorley. Adesso invece piange per Margaret e non puzza più di alcol.


Ha in comune con il protagonista di Opinioni di un clown la rassegnazione, il vizio, la depressione, tanto che non si fatica ad immaginarlo mentre si fa il bagno in una vasca colma d'acqua calda con la bottiglia di wiskey piena a rimuginare sui cattolici tedeschi nel dopoguerra. Ma il personaggio di Böll cadrà in rovina spiraleggiando, questo invece in rovina c'è già, e ne viene fuori solo per rivolgersi ai figli, ad intermittenza.

martedì, settembre 13, 2005

Книга на столе (Sur commodino)

Le ceneri di Angela

Autore: Frank McCourt
Editore: Adelphi
Dalla quarta di copertina: «Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un’infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un’infanzia infelice irlandese è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora».
Uno dei romanzi degli ultimi anni più amati in tutto il mondo.

Uno dei libri preferiti di Arianna.

Ricordi dall'Elba

Ecco un piccolo repertorio delle foto scattate all'Elba. Piccolo soprattutto perché avevamo con noi due macchine fotografiche tradizionali, quindi per ora le uniche foto digitali che possiedo sono quelle scattate da Fabio durante la graditissima visita che ci hanno fatto. Vedremo se potrò postarvi altre foto più tardi, magari digitalizzando le foto che Arianna e mio padre svilupperanno. La vacanza è stata, come vi ho già detto, indimenticabile. Ci è servita proprio. Per tirare il fiato, per goderci il mare che tante volte ci eravamo ripromessi di vivere in modo diverso (normalmente è presente solo come sfondo per le nostre passeggiate sul lungomare di Ostia) ed anche per stare in compagnia della nostra famiglia, visto che sia la visita dei miei, sia quella di Elena, Fabio e Livia, ci ha fatto molto piacere. Probabilmente a molti di voi abbiamo già raccontato questa vacanza. Il mio rientro in Inghilterra è stato smooth, come direbbero qui: bel tempo, tutti a ricevermi calorosamente, con una valanga di battute per l'inusuale abbronzatura. In ufficio hanno di recente completato alcuni lavori... non sapevo che tutto l'edificio, era costruito con l'amianto. Meglio tardi che mai. All'Elba, tra le altre cose, ho terminato Perceber, ho letto il primo libro di Pennac, Il paradiso degli orchi, ed. Feltrinelli (un'esperienza che consiglio vivamente) ed un giallo della spagnola Giménez-Bartlett, Morti di carta edito da Sellerio, per il quale mi sono lasciato convincere dalla seconda e terza di copertina (si è rivelato una bufala). Il libro di Colombati, Perceber, è stata una delle letture più interessanti di questi ultimi due, tre anni. Il sito già dice tutto in proposito.


Una delle foto che ritraggono Arianna più fedelmente.


Elena e Livia a S.Andrea


Fabio sulla spiaggia del faro


Livia si lascia coccolare


Scimmiette


Spiaggia di Fetovaia

mercoledì, settembre 07, 2005

Ritorno

La vacanza all'Elba sta per finire. Domani prepariamo i bagagli e torniamo sulla terraferma... io ancora per poco, visto che dal 12 Settembre sarò di nuovo su un'isola. Molto meno soleggiata, certo. Comunque, l'Elba, forse per rendermi più dolce il rientro, ci ha regalato una nottata temporalesca con una quantità di fulmini e tuoni da record. Manco a dirlo, l'ultima giornata di mare è sfumata. Ma non ci lamentiamo, perché di mare ne abbiamo fatto abbastanza. Insomma, a presto, nel prossimo post vi mando qualche foto. Se potete, fatevi un giro qui. Il posto merita.