Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

lunedì, gennaio 30, 2006

Grazie BBC

Devo proprio dire che la BBC radio online è una gran cosa. Già più di una volta ho fatto notare che lo streaming della radio britannica è superbo per qualità, accessibilità, varietà e spessore di programmazione. Vi segnalo due link che a mio giudizio sono fantastici. Due concerti jazz che artisti di primo livello hanno registrato in esclusiva per la BBC e che si possono riascoltare via internet. Se volete seguite il link a Radio3. Il concerto di Tomasz Stanko è molto interessante (anche se la registrazione inizia dieci minuti prima del concerto). Straordinario è invece il concerto del Tord Gustavsen Trio. Basta selezionare il link al London Jazz Festival. Jazz scandinavo di primissima qualità.

sabato, gennaio 28, 2006

Patterns



Cari tutti, vi posto i risultati delle prime simulazioni che sto facendo sul tema pattern formation. In particolare queste si riferiscono ad una equazione di reazione-diffusione nota in letteratura come Brusselator. Almeno queste figure hanno il pregio di essere in un certo senso carine. Guardate che non le ho disegnate, ma sono il risultato di previsioni scientifiche piuttosto accurate, nel senso che questi risultati, previsti matematicamente, si possono osservare in reazioni chimiche reali, ed il codice che ho scritto "non sa" che questi patterns devono venire fuori... come in un esperimento numerico.

venerdì, gennaio 27, 2006

С днём роэждения (Tanti auguri)

Tanti auguri a Paolo, in arte Pakitt. Molti di voi lo conoscono solo attraverso quello che scrive su questo e sul proprio weblog. Onestamente io mi sono letteralmente imbattuto in lui. L'ho conosciuto in Svizzera, una delle tante serate in cui Davide Caprioli mi ha invitato a casa sua. Mi ricordo una carbonara disastrosa. L'ho rivisto una volta a Monaco, quando facevo parte della delegazione svizzera che gli ha invaso la casa per due giorni. Poi un'altra volta a Firenze, per una festa in un casale, ed infine nel weekend che mi è venuto a trovare. Vi scrivo questa cronistoria perché oggi, dopo aver saputo che è il suo compleanno, mi sono posto la domanda ma quanto tempo hai passato insieme a Paolo? Da quanto lo conosci?. Per essere una persona che ho frequentato in totale meno di dieci giorni, riflettevo in questi ultimi minuti, Paolo gode della mia fiducia in maniera anomala rispetto al mio solito. D'altro canto è vero che abbiamo instaurato un rapporto e-epistolare, quello che in altri tempi si sarebbe definito un carteggio, un rispettoso e sempre incuriosito scambio di vedute. Paolo ha iniziato a scrivermi da quando è nato Dasvideniel e, con regolarità, ma senza fretta, ci scambiamo idee ed opinioni su tutto. Un po' come succede a quelli che giocano a scacchi a distanza. Oggi ricevo la sua mossa, domani o dopodomani, o quando avrò tempo per pensarci e non scrivere proprio la prima cosa che mi venga in mente, gli faccio pervenire la mia. E così io e Paolo ci siamo scontrati proprio ad un punto nodale della mia vita (quando c'era bisogno di un cambio di riferimento?). La sua opinione piuttosto neutrale e disincantata degli avvenimenti, il pensiero ficcante, lo hanno reso ai miei occhi un confidente attento, cercato, da assaporare con calma. Paolo pensa e conosce alla Saint-Exupéry e ciononostante, alle domande piuttosto fondamentali che si pone, preferisce darsi risposte caute, talvolta ciniche, razionali al punto giusto. In attesa di incontrarlo ancora gli faccio un grosso in bocca al lupo per la sua nuova casa, che ho promesso di visitare, e spero che la nostra conoscenza si approfondisca ulteriormente. I presupposti ci sono tutti, visto che sul mio conto ne sa quanto quelli che mi arrischio a chiamare amici. Un abbraccio.

Misha on the road

Ieri sera sono arrivati i paraurti per l'automobile di Misha. Non è servito a niente fargli notare che, con i soldi che ha speso finora per riparare questa benedetta Volvo, ha già superato il 50% del valore dell'automobile. Non è servita a niente la controproposta di smembrare l'auto e venderne i pezzi, e con il ricavato comprare a metà con me una macchina compatta a basso consumo. Il nostro è testardamente affezionato a quest'esemplare della casa scandinava. Ieri ha ricomprato tutte e quattro le ruote. Credo che ora gli manchi solo il liquido per i freni. Ed il giro dei passaggi ricomincerà. Per inciso, vi faccio notare che Misha, l'altro giorno, era piuttosto amareggiato "Non posso comprare le ruote perché nessuno mi ci accompagna. Ti rendi conto? Quando io avevo la macchina, era la macchina di tuttti, ed ora tutti mi rifiutano un passaggio". Ma la sua delusione non era rancorosa, era più che altro disillusione nei confronti dell'animo delle persone. Credo di poter intravvedere che Misha non è irritato perché non trova un passaggio. Piuttosto è deluso che a qualcuno non sia già venuto in mente di offrirglielo, che non si trovi in giro uno che agisca come lui. Tutto questo non me l'ha detto. Il suo tipo di malinconia me l'ha suggerito. "Lo vedi che non mi ascolti mai? Se avessimo una macchina in comune non avresti di questi problemi. Mi chiameresti, ed io ti verrei subito a prendere...". "Ma perché, non abbiamo una macchina in comune?" "No." "Diiieniel, chiudi il becco!! My car is our car" "No caro, io mi limito a guidarla solo quando ti vuoi fare un goccetto e allora non bevo e giudo io." "Appunto!". Misha, in questo momento, si è sentito meno solo. O più probabilmente si è reso conto che a volte siamo delusi per le stesse ragioni. Manco a dirlo, mi ha offerto di accompagnarlo per la cara vecchia sigaretta notturna.

giovedì, gennaio 26, 2006

Come stiamo bene...

Alle 9:02 ora Italiana, i vertici di Al Fatah smentivano voci di un progressivo aumento dei seggi di Hamas. Alle 9:30 il premier israeliano ad interim dichiara che "Israele non consentirà che Hamas entri nell'esecutivo palestinese" [ma che vòrdì???]. Alle 9:55 l'intero governo palestinese, imitando il primo ministro, si dimette, facendo sapere che "Ora tocca ad Hamas fare il governo". Meno male che Fassino, alle 9:18 ci aveva illuminato con una analisi dettagliatissima, per niente scontata, della vicenda... "La vittoria di Hamas complica il quadro mediorientale".

mercoledì, gennaio 25, 2006

Paolo, romani te salutant

Pakitt non c'entra nulla, stavolta. Mi chiedevo invece: ma Di Canio, se continua così, tra saluti ed espulsioni, quante partite avrà fatto alla fine del campionato?

martedì, gennaio 24, 2006

I miei amici ingrati sono sempre di più

Evidentemente la classe degli amici ingrati di cui vi parlavo negli altri post è in continua espansione. Ogni mese mi arrivano nuove notizie, ed io, devo dire, oramai assorbo con un certo distacco. Oggi, per esempio, Claudio Bianchetti mi ha scritto via mail che si sposa il 27 di Giugno. E vabbè. Diciamo che nel suo caso è stato meno traumatico, visto che già convive con Adriana ed è padre di Flavio. QUAND'È CHE MI CONCEDETE UNA VACANZA?? SONO DUE ANNI E MEZZO CHE VENGO AI VOSTRI MATRIMONI ED AI BATTESIMI DEI VOSTRI FIGLI!! M'AVETE ROTTO!

lunedì, gennaio 23, 2006

Ai miei amici ingrati (versione per Davide Caprioli)

Te sposi STOP Alimorté! STOP Che se magna? STOP C'ho già la colite STOP

Ai miei amici ingrati

Cari tutti, finalmente sono libero di annunciarvi che il Davide Caprioli si sposa. E a quanto pare non è il solo, visto che già che sarò in Italia per il suo matrimonio, andrò anche a quello di Cristina Galdiero (quella delle merende, per intenderci), ad una settimana di distanza. Non ho parole. E così non vedremo più il caro Capriolo nei famosi panta zampa anni settanta e tanta voglia di metterla a novanta questa vita, visto che già da un paio di mesetti va in giro solo con confortanti e colorati cappellini della Ralph Lauren, con sciarpetta coordinata. Se non ci credete date un'occhiata al suo weblog. Pregusto invece tutti i commenti che farò prima, durante, e soprattutto dopo le cerimonie che, ahimé, mi costringeranno a non tornare in Italia per Pasqua, visto che capitano tutte e due dopo poco. A tutti e due dedico la più scanzonata canzone che io conosca sull'argomento. Vinicio Capossela, nel 1994 credo, scriveva Il mio amico ingrato

Il mio amico ingrato
ha trovato amore e s'è sposato
mi guardava e sorrideva
aveva riso in bocca e in cielo
e tutto intorno al suo bel velo
lei abbracciava il mondo intero
noi, vecchi amici dignitosi
rassettati per gli sposi

poco importa se i cognati
sono tutti separati
poco importano i dolori
non son spine senza fiori
vino ed ostriche guarnite
ma ho male a un fianco e la colite
è dura amarsi a pranzo e cena
senza un massaggio per la schiena

Vedo e penso avanti a Dio
avrei voluto andarci anch'io
un sogno amato, accarezzato
un inganno al celibato
e invece affoga nel palato
l'ultima notte che ho passato
fumo e baci da bar
stracci nel letto
vetri nel petto
Geffer, pillole e goldoni
son souvenir delle stagioni
che hanno il vuoto dentro il frigo,
che hanno il Maalox per amico

un amico che è sposato
mangerò il suo minestrone
aspetterò la primavera
e i suoi confetti di virtù...

venerdì, gennaio 20, 2006

Tradizione a -35°

Per la celebrazione del nuovo anno, secondo il calendario ortodosso, i cristiani russi si bagnano all'aperto. Guardate qui e cliccate sulle foto per sfogliare la galleria. Queste immagini mi mettono in soggezione, ma alcune foto sono, a loro modo, belle. Vi riporto le temperature di stamattina. Minsk -28° [soleggiato], Kiev -25° [neve], Mosca -27° [neve. Ieri sera era -35°], San Pietroburgo -28° [ghiaccio], Igarka -35° [soleggiato; è in Siberia].

mercoledì, gennaio 18, 2006

Non vi preoccupate che ci sono (versione per Davide Caprioli)

Sono tornati i russi STOP Incontrato vecchio amico STOP Figo STOP A te ti sistemo tra un po' STOP

Non vi preoccupate che ci sono

Vi avevo promesso che avrei scritto dopo il cinque... ed invece alla fine, per una serie di motivi, alcuni di carattere pratico, non sono riuscito mai a scrivervi appropriatamente. La cosa che più conta è che ora tutti i russi sono di nuovo a bordo!!! E il marasma è ricominciato. Alcuni di voi, forse, vorranno sapere delle mie vacanze natalizie a Roma. Sono state brevi e intense. Vi racconterò solo di un evento inatteso e tempestivo. Una di quelle cose che ti fa pensare che il caso, a volte ci azzecca proprio. Dopo una decina d'anni ho ritrovato Mauro Macchione. Se ci chiedeste come e perché ci siamo persi, faremmo fatica a rispondervi. Per chi non lo sapesse, io e Mauro abbiamo passato un periodo piuttosto lungo, dai sei ai quindici anni, in simbiosi: stessa classe alle elementari e medie, stessa scuola calcio, stessa squadra, compiti insieme, vacanze insieme, tempo libero insieme. Per caso ci siamo incontrati (e per miracolo riconsciuti) ad un bancomat su via d'Acilia. E subito abbiamo arrangiato per una pizza. Per qualche ora ci siamo incontrati e raccontati senza inibizioni. Un buco temporale grosso così. Ma per due che non si sono mai portati rancore è stato facile colmarlo. Di tutta la valanga di sensazioni e ricordi che questa serata ha scatenato vi riporterò ancora solo un piccolissimo quanto significativo particolare, dal quale potrete capire che Mauro è stata, ed è rimasta grazie a Dio, una persona sfacciatamente sincera. Uno di cui non si può dubitare perché non potrebbe proprio materialmente prenderti in giro. Non ce la può fare. Mauro mi ha raccontato di un suo collega di lavoro che attualmente, credo, sia la sua persona di riferimento anche nel tempo libero. Si chiama Emanuele. Mauro deve sentire Emanuele molto vicino a sé, da quello che mi dice e dalla quantità di volte che lo nomina. Ebbene, Mauro, più di qualche volta, durante la pizza, aveva dei lapsus. Nell'intercalare si è rivolto a me chiamandomi "Emanue..Daniele" tre o quattro volte. Ed è stato bello e confortevole e rilassante osservare questa incontrollata sovrapposizione di tempi, di sentimenti. Ne sono onorato. E quando è stato il mio turno, raccontare questi anni di lontananza è stato facile come con nessun altro. Oltre al bel momento, che spero si ripeterà, Mauro mi dimostra che c'è un sentire che, nella vita, va oltre quello che ci capita. Che ce lo portiamo dentro finché campiamo. Grazie e a presto.