Miracolo Pasquale 2008
Buona Pasqua. Mi sono fatto due conti: nelle ultime quattro grandi festività (gli scorsi due Natale e Pasqua) ho fatto a meno di tornare in Italia. Un processo di riprogrammazione. La rimozione sistematica dei propri ricordi, delle proprie connotazioni. Traslocare culturalmente. Appoggiarsi altrove. La mia Pasqua sarà stata ascoltare la puntata di Caterpillar in podcast (quella in cui tutti gli ascoltatori telefonavano per parlare dei loro viaggi, dei loro ritorni a casa, alle proprie radici; uno di loro, un padre spirituale, ha salutato con Pace e Bene, il che ha avuto un effetto distensorio su di me, lo dico realmente), la visione de Il caimano prima di addormentarmi sul divano di un collega. E la risata di quel bambino.
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