Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

giovedì, luglio 28, 2005

Образы (Personaggi): Frederic Gardes



Ovvero Fred. Ventottenne francese di Perros Guirrec, vive da qualche anno in Inghilterra (dai tempi del college, dice). La sua ragazza è per metà inglese e per metà francese. In due parole, è passato dall'altra parte, e non so se i suoi amici francesi glielo hanno perdonato. Dottorando in Fisica nella nostra università, fa esperimenti su circuiti integrati. Ha una Peugeot 106 verde con guida rigorosamente a sinistra. La sua vita è, suo malgrado, perseguitata da quello che noi chiamiamo verde frog. Su idea di Misha, abbiamo preso a chiamare la sua automobile frog ("Ci dai un passaggio con la rana?", "Dove hai parcheggiato la rana?"). In effetti è azzeccato, perché la sua auto sembra proprio una ranocchia, a vederla da fuori. Forse per via del fatto che gli Inglesi chiamano i loro amiconi francesi frog eaters lui si sfastidia. A casa nuova, la sorte ha voluto che si scegliesse una stanza con le pareti dello stesso colore. Lui aveva promesso "Appena traslochiamo la pitturo", ma come è ovvio non l'ha fatto. Equilibrato, disponibile senza strafare, adora i formaggi e la spiegazione è semplice: sono crudi, e non devono essere cucinati. Il soggetto è infatti affetto da sindrome da tost bruciacchiato: si scorda sempre le cose sul fuoco o nel forno, siano esse pane, pasta, pollo, patate o quant'altro. Questo disturbo è accompagnato anche dal suo alleato ideale, ovvero la capacità di disattivare a comando la propria attività sensoriale. Per dirla semplicemente: di solito qualcuno deve avvisarlo che il suo pane è andato a fuoco, o che la pasta si è smolecolarizzata nell'acqua bollente. Patito per il fai da te, è la colonna portante della casa in quanto ad attrezzi da lavoro e computer. Non dorme, si neutralizza, come detto sopra, toccandosi i mitici punti di pressione e grazie a questa speciale tecnica non sente nulla, motivo per cui si è beccato la stanza adiacente la cucina. Vive e lascia vivere, senza preoccuparsi oltre il necessario. E per questo ci piace. Assai.

INTEGRATO

Esempi mirabili

Seguite il link. Non lasciatevi spaventare dal gergo iniziale (che per la verità, mi ha atterrito). Verso la fine, dove ci sono delle formule matematiche, troverete un esempio simpatico.

Другие столы... (Altri comodini)

Raramente mi è parso di leggere qualcosa di più cinico, spietato. Oltre il pessismismo, oltre lo sconforto. Io ancora non ho avuto il piacere di leggere il romanzo, ma a detta di Arianna, questo passo potrebbe racchiudere il senso stesso del libro. Quando si dice: "Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati".

da Il Processo di Franz Kafka

[...] negli scritti introduttivi alla Legge è detto a proposito di un tale inganno: davanti alla Legge c'è un custode della porta. A questo custode si presenta un uomo venuto dalla campagna e prega di essere ammesso alla Legge. Ma il custode della porta dice che ora non può concedergli di entrare. L'uomo riflette e poi chiede se potrà entrare più tardi. «È possibile,» dice il custode, «ma per ora no.» Dato che la porta della Legge è aperta come sempre e il custode si fa da parte, l'uomo si china per guardare all'interno attraverso la porta. Quando il custode se ne accorge, ride e dice: «Se ti attira tanto, cerca di entrare nonostante il mio divieto. Ma bada: io sono potente. E sono solo l'ultimo dei custodi. Ma sala dopo sala si trovano custodi uno più potente dell'altro. Già la vista del terzo non riesco a sopportarla nemmeno io». L'uomo venuto dalla campagna non si aspettava simili difficoltà, la Legge dovrebbe essere accessibile a tutti e in ogni momento, pensa, ma adesso che guarda meglio il custode col suo cappotto di pelliccia, il suo grosso naso a punta, la lunga sottile barba nera alla tartara, decide che è meglio aspettare finché riceverà il permesso di entrare. Il custode gli dà uno sgabello e lo fa sedere al lato della porta. Là rimane seduto giorni e anni. Fa molti tentativi per venire ammesso e stanca il custode con le sue preghiere. Spesso il custode lo sottopone a piccoli interrogatori, gli chiede della sua patria e di molte altre cose, ma sono domande senza partecipazione come le fanno i gran signori e alla fine dice sempre che non può farlo ancora entrare. L'uomo, che per il viaggio si è provveduto di molte cose, sperpera tutto, anche quanto ha di più prezioso, per corrompere il custode. Costui accetta, è vero, ogni cosa, ma contemporaneamente dice: «Accetto solo perché tu non creda di aver trascurato alcunché». Durante tutti quegli anni l'uomo osserva il custode quasi ininterrottamente. Dimentica gli altri custodi e questo primo gli sembra l'unico ostacolo all'ingresso nella Legge. Maledice il caso avverso, nei primi anni a voce alta, poi, quando diventa vecchio, brontola solo tra sé e sé. Rimbambisce e siccome studiando per anni il custode ha imparato a conoscere anche le pulci nel suo colletto di pelliccia, prega anche le pulci di aiutarlo a far cambiare idea al custode. Infine la vista gli si indebolisce e non sa se intorno a lui si fa davvero buio o se sono solo gli occhi a ingannarlo. Ma ecco che riconosce nell'oscurità un bagliore, che erompe inestinguibile dalla porta della Legge. Ormai non gli resta molto da vivere. Prima della morte tutte le esperienze di quel periodo si raccolgono in una domanda che finora non ha ancora posto al custode. Gli fa cenno di avvicinarsi, poiché non riesce più a sollevare il corpo che si sta irrigidendo. Il custode deve chinarsi molto su di lui, perché la differenza di statura si è molto modificata a sfavore dell'uomo. «Che altro vuoi sapere adesso,» chiede il custode, «sei insaziabile.» «Tutti tendono alla Legge,» dice l'uomo, «com'è possibile che in tanti anni nessuno oltre a me abbia chiesto di entrare?» Il custode si accorge che l'uomo è ormai alla fine e per raggiungere ancora il suo udito che si va indebolendo gli urla: «Qui non poteva avere accesso nessun altro, perché quest'ingresso era destinato solo a te. Adesso vado a chiuderlo».



Una precisazione, superflua per i più: l'autrice della trascrizione aveva utilizzato LaTeX (mamma mia che donna!). Mi duole non renderle giustizia, e dover pubblicare il post in formato testo. Ma non è escluso che, se mi convertirò a Wordpress, potrò usare l'amato linguaggio. Che differenza fa, direte? Fatevi un giro qui: il blog è, a mio avviso, spettacolare. Indovinate come è realizzato?

mercoledì, luglio 27, 2005

A ciascuno il suo

Pare che ci sia un tizio, manco a dirlo negli USA, che ha deciso di farsi 5000 km a piedi, da San Diego a New York, per dimagrire e ritrovare l'equilibrio interiore. Dice di aver cominciato a prendere peso dopo aver investito ed ucciso una coppia di anziani che attraversava la strada. Ce la farò io a girare l'isola d'Elba (larga circa 50 Km) questa estate? O forse dovrei ridimensionare questo obiettivo e pensare al massimo a girarmi i pollici?

martedì, luglio 26, 2005

Neutralità rossocrociata

Assolutamente non perdetevi questo link. Una testimonianza di come eravamo, sfruttati durante i lunghi turni di lavoro nelle cucine elvetiche. Di come non saremo mai più. Gli svizzeri sono punti sul vivo e reagiscono, contrattaccano.
E per dovere di cronaca, con spirito sportivo, nella più decubertiniana tradizione, ammettiamo la sconfitta (solo in questa schermaglia, s'intende).

John Holmes ante litteram

Sensazionale. Soprattutto per la dedizione degli studiosi. È apparso oggi su Repubblicaonline.

Minghi nun gliela fa

Stamattina a Picnic, su Radiodue, sono ospiti Lino Banfi ed Amedeo Minghi. Vengo a sapere che la strana coppia ha inciso un disco di canzoni estive i cui proventi andranno in beneficenza all'Unicef, di cui Oronzo Canà è anche ambasciatore. Testi di Banfi, musiche di Minghi. E qui casca l'asino. Il risultato è una mattonata indescrivibile. I testi sono ineccepibili, ma la musica... Praticamente Minghi ha deciso di scrivere brani monocordi (conformemente al suo stile di sempre), sui quali Banfi è costretto ad un rap noioso e sfasato. Minghi è famoso per aver devastato anche i testi del grande Pasquale Panella, ma ora sta minando un'icona sacra del cinema italiano.

Non souno ricchione
non souno frì frì
sono commisserio
e ti faccio un c..o cous

Contatore sì, contatore no

Ieri il DiCaprio mi ha proprio sverniciato. In una mail segreta mi fa notare che il suo nuovo weblog è dotato di un contatore di visite. E il dubbio nasce spontaneo: lo metto? Non lo metto? È una sciccheria? È una cafonata? Inizio uno scontro a suon di numeri e di dati auditel? Innesco la spirale dei banner pubblicitari? Mumble Mumble.

lunedì, luglio 25, 2005

Houston abbiamo un problema

Da oggi il Davide Caprioli (per chi non lo conoscesse, un mio collega sffizzero), ha aperto un blog. Ci sarà da divertirsi. Tra l'altro, ha aperto il weblog omaggiandomi con una delle foto più brutte che mi siano state fatte, alla fine di un viaggio estenuante che mi ha visto passare una notte intera fra lui e Ciro (a distanza di sicurezza, non vi preoccupate) a casa di Paolo. Colgo l'occasione per denigrarli pubblicamente. Dovete sapere, cari lettori di questo weblog, che fra poco farà un anno che ho abbandonato la Svizzera per approdare nel Regno Unito. Ebbene, io in Svizzera c'ho lasciato non solo una parte di me, non solo il cuore, non solo le ascelle di cui parla il DiCaprio nel suo blog, ma anche dei beni personali. Tra le altre cose: un paio di Rollerblades, un tappeto, due borse di vestiti estivi, e soprattutto UN IMPIANTO DVD HOME THEATER DELLA SONY. Li ho lasciati nel sottoscala di casa del Davide, con l'accordo, neanche troppo tacito, che il prima possibile sarebbero stati portati a Roma o Firenze. Ora, passi per i Rollerblades (che tanto mi ci sarei fracassato presto), passi per i vestiti estivi, che mi sono dovuto fare un secondo corredo, passi per la maglia della Roma dello scudetto, ma l' HOME THEATER. I miei cominciano a credere che gli abbia raccontato delle balle. Secondo me se lo sono rivenduto. Ed allora invito tutta la comunità a boicottarli ambedue, ad insozzargli le caselle email, a lordare i loro weblog. Fatelo con una mail con oggetto Houston abbiamo un problema, unitevi alla petizione, alla virtuale raccolta di firme. Papà, l'ho fatto.

venerdì, luglio 22, 2005

Senza titolo

Oggi, invece, ho proprio il sangue amaro.

giovedì, luglio 21, 2005

Paese che vai, zanzara che trovi

Premettiamo che ho il sangue amaro. Non nel senso che sono arrabbiato. Nel senso che le zanzare italiane, quelle a cui siamo abituati noi, mi rifiutano. Non ho il sangue abbastanza dolce per loro. Le italiane, viziatelle, sono abituate a gente che si ciba con olio d'oliva, pomodorini pachino, basilico, pasta al pomodoro. Le nostre, insomma, seguono a loro modo una dieta mediterranea. Quelle inglesi, invece, degli hooligans con le ali, banchettano con sangue denso di pudding, fish & chips, se una sera vogliono uscire fuori dal seminato chicken tikka masala. Ed innaffiano tutto con l'immancabile pinta locale. Ecco perché quando hanno assaggiato il mio sangue gli deve essere sembrato una prelibatezza. Quello stesso sangue che per l'esigente flotta aerea italiana è un piatto d'emergenza, la Simmenthal della disperazione. A giudicare dallo stato delle mie gambe si è sparsa la voce...

martedì, luglio 19, 2005

Образы (Personaggi): Gwen Potter

Per questa donna non ci sono parole. È la segretaria tuttofare del nostro dipartimento. Funge allo stesso tempo da zia di tutti i dottorandi, in special modo quelli che vengono dall'estero, organizza mille cose, mantiene il sito web del dipartimento, ha duemila interessi, un marito simpaticissimo con cui viaggia in lungo ed in largo per l'europa. È stesso tempo una figlia dei fiori e un'efficientissima e molto rigorosa segretaria britannica. E soprattutto: se non ci fosse stata lei io Sasha avremmo potuto spararci nei primi mesi del dottorato. Senza di lei il dipartimento sarebbe un mortorio. Ci invita regolarmente a cena a casa loro e spesso, con suo marito, ci scorrazza per tutti i pub più rockettari del Surrey. Quando ha saputo di questo blog, ha voluto presentarsi. Ho ricevuto, e volentieri pubblico.

Hi, I'm Gwen - I'm the Maths & Stats Department's Administrator. I'm happy to report that and Daniele and Sasha have been adopted - or is the word 'assimilated'? (Resistance is futile) - into our merry band of Mathmos here at Surrey! It's a really pleasure and priviledge to have them among us for a few years and I wish them well in their studies here and in their future careers. I know absolutely nothing about Mathematics but I'm good at organising Departmental 'Jollys' so the academics let me stay and look after them all... My interests are - music, art, architecture, literature, travel, our natural world - geography, geology, oceanography, etc... ok the list goes on and on... I enjoy going to classical concerts (I'm a regular London Prom visitor) and rock festivals (Glastonbury's my favourite - here's a link to some pics I took at a particularly wet and muddy Glastonbury... and last week I went to see Queen perform with Paul Rodgers (ex-Free and Bad Company singer) taking Freddie Mercury's part, in Hyde Park, London... it was a wonderful occasion!! Here's a couple of pics I took. I chat online a lot and have met some really interesting and wonderful people from all over the world... through one contact we got invited to go to Maclaren's headquarters in Woking, UK, with the amazing Murray Walker and his wife... we were treated like royalty by everyone there and they were all delighted to see Murray again! Here's a link to the pics I took there. And through another online contact I got to ride on the back of one of the biggest trikes in Britain... but he only took me at 130 mph down the motorway, because I'd never ridden on the back of a bike (or at trike!) before!...
Ciao!


INSOSTIBUIBILE

domenica, luglio 17, 2005

Mysteries under the roof


Our first problem in the new house: a leakage in the toilet, our carpet smelling like hell. Two days after we realized that one of the previous tennants was unable to piss in the toilet... that's why it smells... But this is not the only amazing habit of the previus tennants. To fix the problem I took a trip under the roof, and among dust, chairs, spider webs, I found something interesting... Now the question: why a pair of g-strings in such a place? There is not enough space to do something interesting...

Книга на столе (Sur commodino)

da Perceber. Romanzo eroicomico

Demetra rilassa a comando i muscoli del viso e abbandona provvisoriamente l'espressione da Charles Bronson, mentre la concentrazione di Giovanni si divide tra il menu cantilenato dal cameriere con piglio da entertainer e quell'ultima parolina -«Responsabilità»- che risuona come una minaccia indiretta, apparendo lampante come il Punto si sia leggermente spostato dalla cara coppia di amici in crisi, focalizzandosi grosso modo a circa venti centimetri sopra la sua Zucca.

Barbecue spettrale




Ieri sera barbecue eccezzziunale veramente nella nuova casa. Abbiamo optato per la soluzione family, noi soli, a parte Alison, che era fuori in barca per il weekend. Bistecche ed hamburgers, secondo gli standard britannici. Sarà stata la mucca pazza, sarà stato che Frederic voleva sperimentare con la sua macchina fotografica digitale...

Образы (Personaggi): Mikhail Shevchenko


Ovvero Misha. Russo venticinquenne originario di un paesino vicino a Rostov sul Don, ad un passo dal confine con l'Ucraina. Dottorando in robotica, si occupa di problemi legati alla percezione visiva degli automi. Di solito annota le sue folgoranti idee sulle finestre di casa, usando pennarelli appositi. A chi gli fa notare che condivide questa abitudine con John Nash (almeno nella trasposizione cinematografica della sua biografia, A beautiful mind), lui ribatte, serafico, che lo sa. Non di rado fra le formule e i diagrammi si può scorgere in trasparenza qualche disegno di dubbio gusto. Lui dice che sono i suoi amici a disegnarli...
Formidabile mangiatore di uova (cinque a colazione), sostiene che un piatto di pasta al giorno fa male, adora l'hard rock e i suoi vicini di stanza ne sanno qualcosa. Noi, i suoi vicini di stanza, abbiamo fatto l'errore madornale di regalargli un sistema audio per il suo portatile, e lui da quel giorno si è dimenticato che esistono anche le cuffie. Quando si vuole rilassare si dà ai lavori manuali. L'ultima volta è partito per fare una vacanza a casa ed ha realizzato il muro perimetrale della loro tenuta. Abile nei giochi sparatutto, è una persona incredibilmente altruista. A volte imbarazza la sua totale mancanza per il senso di proprietà. Sua madre è maestra d'asilo, suo padre un ex militare. Ambedue coltivano anche la terra. È patriottista, radicale, umile, tenace, problematico. Ha due livelli di percezione gustativa: buono/cattivo. Tutto ciò che è buono ha lo stesso sapore, senza gradazioni intermedie. Ha anche due sole espressioni facciali: normale/sorridente. Solo che quando seleziona la modalità normale, sembra un po' ingrugnato. Per due mesi gli ho chiesto: ma che hai qualcosa? E lui "Ehi, Diieeniel, cooam oan, I'm fine!".

CORAZZATO

sabato, luglio 16, 2005

С днём роэждения (Tanti auguri)

Auguri a Letizia, che anche lei dovrebbe essere in qualche paesino italiano, a festeggiare. Se le capitasse di fare una capatina su questo sito, le consiglierei di seguire il link.

venerdì, luglio 15, 2005

Книга на столе (Sur commodino)

da Perceber. Romanzo eroicomico

Le costruzioni tendono verso il Mercato per scampare alla Morte, in attesa alle Porte della città, e i nasi s'inebriano degli olezzi di pesce guasto e frutta marcita; da ogni banco appaiono, in una rigenerazione spontanea, sequenze di calamari interpunti dai ghiaccioli, sedani, arance e quarti di pollo, lunghe corde di salsiccine di Vienna appese a festone, che più tardi qualcuno cucinerà colle uova affogate e le fette di pane fritte... mazzi d'insalate, rape rosse, semi, grecili, fegatini, creste, ovette, funghi, animelle, budelline, ciuffi di prezzemolo con cui si stuzzicherà il culo di qualche neonato stitico, vasetti di capperi, foglie di menta, nuvole di mosche che si muovono da un angolo all'altro per provare tutto, pure le bucce di limone grattate sui Saint-Honorè offerti dal ricottaro per la cresima del nipote, sulla vaniglina e il marsala, e gli scarti della fagiana, le patate duchesse..."Avanti colla porchetta de Ariccia, signori!"


Se abitate a Roma dovreste aver capito dove siamo... aspetto vostre risposte. Cerco delucidazioni anche su salsiccine di Vienna e patate duchesse

La casa vista da fuori




La nostra abitazione vista da fuori. Anche la parte più bassa, a sinistra, di fronte alla macchina verde di Frederic, è nostra. La macchina scura è di Misha. Finalmente una casa vera.

С днём роэждения (Tanti auguri)

Er mi sorella compie 22 anni, e visto che da quando è nata mi sopporta, si merita proprio un grosso applauso. Secondo indiscrezioni dovrebbe essere spaparanzata su qualche spiaggia del litorale laziale, intenta a rosolarsi per bene, e a godersi due meritatissimi giorni di ferie. Se la avvistate ditele che Misha mi continua a chiedere di lei. AUGURI VALERIA!

Buffalo mozzarella

Esperimento riuscito: esportata mozzarella di bufala autentica, proveniente da Castel Volturno. Gli occupanti della casa sono entusiasti. Alison Rudd: "This is buffalo mozzarella!!!". Sasha Rasin: "It is viery viery tiesty". Misha Shevchenko: "For me it's the same!" (lo dice di tutto, perché ha le papille gustative interrotte). Frederic Gardes: "You're right, it's different". Ieri sera ci siamo fatti fuori 1,5 kg di mozzarella, accompagnata da una fantastatica Kolbasa russa, e preceduta da pasta al pesto (Buitoni, in attesa di poterlo produrre in proprio). Poi tutti a lavorare al giardino: il padrone di casa ci dà 150 Euro se lo sistemiamo.

giovedì, luglio 14, 2005

Книга на столе (Sur commodino)

Perceber. Romanzo eroicomico

Autore: Leonardo Colombati
Editore: Sironi Editore

Dicono: "Mi dispiacerebbe se la grande attenzione critica e mediatica (presto diventata voga) dedicata ad Alessandro Piperno per il suo Con le peggiori intenzioni facesse trascurare quest'altro romanzo d'esordio degno, come minimo, di stargli accanto.
[...] Perceber figura essere una cittadina spagnola di ebrei cabalisti teatro di alcune delle azioni evocate da uno zio rompiscatole del giovane protagonista. Ma il teatro vero dell'azione è Roma e, attraverso Roma, la società italiana di oggi, colta nei suoi tic, nelle debolezze, nelle stravaganze e nei luoghi comuni e pigrizie di comportamento e linguistiche.
Non provo nemmeno a dare un riassunto dell'intreccio perché mi perderei facendo un torto all'autore. Ciò che conta del resto, al di là degli avvenimenti, è il modo in cui Colombati li rende con una serie scintillante di associazioni linguistiche e mnemoniche quali solo un grande talento poteva escogitare.
Nelle pagine si mescolano luoghi, epoche, costumi; si incontrano i più diversi personaggi; si contaminano i generi letterari" (Corrado Augias, Il Venerdì, 10.06.2005)

Prove tecniche

Prova prova prova uan du tri uan du tri MI SEEENDDDIII??? Annunciazione annunciazione: è nato il blog di ildeniel. A fra poco...