Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

domenica, novembre 27, 2005

Le zuppe di Fred

Vattelo ad immaginare che il francese ti cucina delle zuppe così! Non so, forse ieri ero particolarmente ben disposto. Non avevo dormito tutta la notte. La sera ci sarebbe stata la festa di Tomoko (di cui vi parlerò e vi posterò presto alcune foto, comunque una serata fantastica). Dopo aver passato la mattinata a tossire per le vie di Guildford, in preda ad un mal di gola fastidioso ed al mal di testa indotto, ho fatto una specie di mattata. Anzi, una grossa mattata. È uscito il sole, e la temperatura era intorno allo zero. Per tutta la mattina ho avuto in testa una sensazione strana, che non riuscivo a capire cosa fosse, ma sapevo che l'avevo già vissuta in una canzone (quale canzone, mi era sconosciuto). Sono tornato a casa, mi sono imbacuccato con quattro strati di maglie, tute, k-way, cappello guanti, e senza sapere perché lo facessi ho iniziato a correre. Ed a sudare come un disperato. Solo il naso mi usciva dal cappello. Ho corso per un'ora, e stavo bene, e più di altre volte mi godevo la corsa, il paesaggio che scorreva, i passi uno dietro l'altro nel bosco dietro casa mia e per le vie poco trafficate nella campagna fuori Guildford. Libero, felice, e solo. Per la prima volta da quando sono qui ho sentito di appartenere un poco a questo posto. Ho provato sensazioni simili nel bosco di Nemi, qualche volta. Nel silenzio e nel raccoglimento, si sviluppano strani rapporti tra uomo e ambiente (non sto parlando di cose di carattere naturalistico, ovviamente). Un reciproco senso di appartenenza, appunto. Ma a che canzone stavo pensando tutta la mattina? Quando sono arrivato a casa c'era Fred e la sua zuppa. L'ho assaggiata con diffidenza. Mamma mia che buona. Innanzitutto bollente. Semplicissima, con patate (a dargli quella consistenza appena farinosa, spettacolare), cipolle, carote, sedano. Tutto qui, ma in proporzioni adeguate, con l'olio d'oliva buono che mi mandano da casa, e tutto frullato con il minipimer (che grande idea, nonna, regalarmelo!). Siccome erano due giorni che non mettevo in bocca niente se non teina e caffeina (una leggera inappetenza dovuta alla stanchezza, tranquilli, oggi ho una fame da lupi), la zuppa mi ha dissetato, sfamato, riscaldato. Subito dopo, ho pensato, non potevo altro che farmi un bagno bollente. Di quelli che il vapore invade la stanza da bagno e finisci per fare una sauna di due ore. E tanto ci ho messo, a farmi il bagno. Due ore. I muscoli rilassati, i pori aperti, un bilancio della mia vita passata, ed ancora a cercare questa benedetta canzone. Questa timida felicità, questa necessità di libertà, chi me l'ha cantata? Forse Electricity di Elisa. No, troppo recente. Mi sorprende questa mia improvvisa vena per le canzoni cosiddette "facili". E finalmente penso a Dagli il via. E capisco perché ho voluto correre. Capisco tutto.

12 Comments:

  • La semplicità delle canzoni "facili",certe volte si erge a predominio su ricerche musicali eccessivamente elaborate dall'etichetta intellettuale:é l'animo che sceglie le passioni che, guarda caso,spesso ti danno le "canzonette". Questa sera mamma farà la pizza per tutti mentre io starò da Stefano per Roma-Fiorentina ore20,30.E' anche questo un modo di esorcizzare la iattura che da qualche giorno gira nell'aria di casa!

    By Anonymous Anonimo, at 3:49 PM  

  • Niente fatture, invece, dall'Inghilterra. Solo un grosso in bocca al lupo. Ogni tanto è vero che il motivetto orecchiabile è da preferirsi. Tra meno di un mese sono di nuovo là. Ma mamma non sta facendo un po' troppe pizze ultimamente?

    By Blogger Daniele Avitabile, at 4:35 PM  

  • A proposito di canzonette, caro Paolo, nella canzone "Electricity" di cui parlo nel post, si dice "My father is a rich man, he has got many questions". Carino che per qualcuno la ricchezza di una persona si possa misurare con la quantità di domande che si pone, nevvero?

    By Blogger Daniele Avitabile, at 6:29 PM  

  • La Fiorentina ha giocato veramente male - ma io sono tutto fuorchè un patito di calcio. L'ho vista giocare su un mge-screen sbiadito in un locale fumoso e squallido a Monaco (tra i tanti bellini che ci sono) dove mi sono ritrovato per sbaglio, con un romanista semi-convinto e un fiorentino di San Frediano ma di padre di Belgrado...
    Il rigore quasi rubato; e poi non riuscire a fare un gol contro la Roma che giocava con un uomo di meno: vergogna. La Fiorentina non si smentisce mai.
    Ma anche la Roma proprio bene non ha giocato. Sì insomma, per un inesperto come me, 1-1 ci andava giusto giusto.

    Oggi mi sono svegliato con il mal di testa, e chiudo la giornata con il mal di testa. Sono 2 settimane che non dormo bene (ed ho scoperto di non essere l'unico). Sarà il freddo, saranno i mille pensieri che ho. Saranno le cose della vita che non risolvo.

    Speriamo che il tè alla menta ed il mio nuovo libro mi aiutino.

    PS: la mia vita è costellata sostanzialmente di "canzonette" (daaaance ed anni '80, ed un po' di Mozart qua e là) - e domande, certo. Ma ogni tanto non mi dispiacerebbe avere un po' di risposte (da dare? o da ricevere?)... ;-)

    By Anonymous Anonimo, at 10:52 PM  

  • Insomma, caro papà, la makumba dei Nicoletti è riuscita... oppure la Fiorentina non era al meglio, oppure la Roma ha gioocato benino?

    By Blogger Daniele Avitabile, at 9:01 AM  

  • la Roma ha senza dubbio giocato la sua più bella partita di questo campionato: infatti è riuscita a giocare per tutti e due i tempi e non come succede ultimamente che dopo il primo, non c'è più squadra.
    noi l'abbiamo vista con il megaschermo che zio ha comprato.
    Per quanto riguarda le pizze, è vero ultimamente le faccio spesso. Ho analizzato la cosa per darmi una risposta: la prima spiegazione in assoluto è che la mia pizza è un richiamo e questo mi permette di circondarmi di gente allegra,di tornare ad avere quel "casino" per casa, a cui i miei figli mi avevano abituato.

    By Anonymous Anonimo, at 12:10 PM  

  • Carramba, zio ha comprato un megaschermo! Per me va bene che fai le pizze, così ti alleni per quando vengo io...

    By Blogger Daniele Avitabile, at 12:13 PM  

  • Caro blogger,
    le domande appartengo all'uomo dalla nascita, chi smette di porsele, smette di vivere.
    Coraggioso italiano ti auguro tutto il bene che la tua caparbietà, la tua costanza e le tue corse ti metteranno davanti.

    z

    ps: ma l'equazione del calore la studi per esorcizzare il freddo becco?

    By Anonymous Anonimo, at 8:02 PM  

  • Anche chi trova le risposte spesso smette di vivere, forse prima. Guardarsi dentro è saper dominare se stessi senza nessun compromesso;puoi fare domande o cercare risposte,il fulcro sei sempre tu.

    By Anonymous Anonimo, at 9:03 PM  

  • Caro z, grazie di aver avuto la cortesia di lasciare scritto il tuo pensiero. L'ho molto apprezzato, anche se non sono riuscito a capire se mi conosci solo come blogger o sei una mia vecchia conoscenza. Nel primo caso, grazie doppiamente. L'equazione del calore era solo un pretesto per iniziare ad imparare un nuovo linguaggio di programmazione... il freddo becco continua imperterrito... a presto

    By Blogger Daniele Avitabile, at 9:24 PM  

  • Caro blogger,
    no, non ci conosciamo, ho letto qualche tuo messaggio e volevo scriverti alcune cose su domande e corse...forse perché un po' mi riguardano direttamente; scusa per l'intromissione.

    alcune note sull'equazione del calore: si racconta che Fourier amasse il calore a tal punto da avere temperature caraibiche nella sua casa francese e che si fosse unito alla campagna d'Egitto di Napoleone proprio per stare al caldo; Fourier era talmente fissato con il calore da studiarne la trasmissione ed inventare un apposito metodo (serie di F.) per risolverne (approssimare) l'equazione...

    By Anonymous Anonimo, at 10:33 PM  

  • Caro z, così continuerò a chiamarti, se me lo consenti, la tua è un'intromissione del tutto gradita. Anzi, se ti va continua a leggere ed a postare. Sei tra l'altro il primo ad averlo fatto senza conoscermi direttamente, e questo mi piace molto.

    Per quello che riguarda Fourier andiamo a nozze, visto che non solo è qualche anno che ho le mani in pasta nei metodi spettrali (che possono essere visti come una generalizzazione di metodi di Fourier per la risoluzione numerica di equazioni differenziali alle derivate parziali ed ordinarie, ma non so quanto questo ti possa interessare o annoiare), ma sono molto legato a questo argomento anche per questioni di carattere personale, di crescita per così dire. Inutile dirti che, quindi, ne parlerei per ore. Continuando però per un minuto l'aneddotica su Fourier (lo scienziato e pensatore, non il metodo che porta il suo nome) ti dirò che si racconta di come l'intera trattazione dell'equazione del calore in forma spettrale sia stata derivata proprio durante una battaglia, durante le notti, mentre gli altri ordinari soldati riposavano. Per inciso, credo che Fourier fosse nell'artiglieria, ma non ne sono sicuro. Di che cosa ti occupi nella vita? Io, sono un dottorando in matematica a Guildford (UK) come forse avrai capito. Spero di risentirti presto e grazie ancora per i messaggi e la cortesia.

    By Blogger Daniele Avitabile, at 9:42 AM  

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