Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

mercoledì, novembre 23, 2005

Lasciarsi scivolare

Come Paolo ha ripetuto più volte quando era qui, fa un freddo becco. Ma in più ci si è messa anche l'umidità. Sulle strade c'è sempre un velo di brina ghiacciata da non sottovalutare, specialmente se, come me, si indossano scarpe con suola rigorosamente di gomma e ci si ritrova a pattinare sui tombini e sui marciapiedi. Oggi, dopo un secolo che non succedeva, siamo andati all'Università tutti assieme, io, Misha, Sasha, Fred. Immersi nella nebbia fittissima ci sfottevamo sulle rispettive nazionali di calcio. A Luglio, gli ho fatto notare, bisognerà pure vedere qualche partita insieme. A Luglio, mi hanno risposto, a casa ci starai solo te, così ti puoi vedere tutte le partite che ti pare. La strada è passata veloce. Mi rendo conto che, per quanto cerchi di considerare queste persone e sentirle solo come compagne di vaggio temporanee, localizzate qui e ora, ci stiamo scambiando molto di più. Ogni mia resistenza a legarmi con loro più a fondo è vinta. So che è un bene. Mi fanno stare bene e sarà meglio lasciarsi scivolare.

5 Comments:

  • A Livorno le signore che si fanno il tuffo in mare in tutte le stagioni "ai bagni" (preferibilmente ad Antignano) commentano con 3 diversi gradi la freddezza dell'acqua (quella percepita dalle signore - quella vera, per le persone normali, é ben inferiore):

    1 - "é fredda"
    2 - "é fredda diaccia"
    3 - "é fredda marmata" (con la t pronunciata ovviamente come "th")

    Se dicono "marmata" é bene non fare il bagno o preparsi al peggio.
    Ho chiamato mio padre per conferma e mi ha anche aggiunto un altro paio di espressioni che non sentivo da tanto (e non relative solo alla questione freddo):

    "fa un freddo stecchito" (l'acqua peró non é "fredda stecchita")
    "viensi" (ad es. in "un tu viensi")
    "i tua" (i tuoi genitori/parenti) ed "i mia"

    Una espressione invece estremamente "fine" frutto della gioventú di strada é:
    "m'importega" - non é veneto (la e é pronunciata aperta, non chiusa), ovvero contrazione urbana di "m'importa 'na s**a" ovvero, "non me importa niente". Preferisco le forme piú tradizionali invece. Un esempio? "desinare" - cosa vuol dire? basta cercare sul vocabolario... ;-)

    By Anonymous Anonimo, at 10:55 AM  

  • Grazie Paolo, credo che per mio papà sarà un tuffo al cuore. O meglio "un tonfo aiccòre" o qualcosa del genere. Questo weblog ha proprio bisogno di angoli di linguistica e letteratura. Il fatto è che molte delle parole usate dai toscani sono in realtà italiane, non dialettali, come è il caso di becco (che dovrebbe stare per "cornuto", riferendosi al maschio della capra) e di desinare (un verbo italiano vero e proprio, che però solo i toscani secondo me usano anche come sostantivo) . Però quando coniano cose come "marmata", appunto, fanno morire dal ridere. Direi, piuttosto, "schiantare". Per inciso ieri ho parlato con la mia nonnina, quella che scrive anche su questo blog: lei, di San Martino alla Palma (Scandicci), ha vissuto a Napoli e poi a Roma. Invece di assumere i dialetti del posto, come è quasi naturale per chiunque, li ha toscanizzati. Ora parla tosco-esperanto.

    By Blogger Daniele Avitabile, at 11:18 AM  

  • "A laalla si strignella". Non è, come può sembrare, il nome di una cellula armata islamica,bensì espessione dialettale del Mugello( Toscana) che si traduce in: A lavarla si stringe.Variegato,acuto e,permettetemi,molto italiano è il dialetto toscano.Permettetemi però di scrivere una colorita frase in dialetto napoletano di cui,avendo vissuto per oltre 25 anni,sono quasi padrone: " Ammocchet' nà uallera à pizzaiuola e fà fint che sò purpette!" Se avete qualche dubbio su la traduzione, fatelo sapere.

    By Anonymous Anonimo, at 1:45 PM  

  • A pà m'hai fatto sganasciare. La traduzione dovrebbe essere: "E mo' che c'hai le pa**e alla pizzaiola e vuoi fare finta che siano polpette!". Detto, presumo, di chi stia tentando di farti passare per oro colato un oggetto che in realtà ha poco valore... un bidone, appunto.

    By Blogger Daniele Avitabile, at 2:31 PM  

  • Perfetto! Unico piccolo appunto è che il "bidone" deve essere imboccato! Spiego meglio: "ammocchet" sta per lo "strafogate" in romanesco,nel modo in cui gli antichi imperatori degustavano sul triclivio i loro pasti,cioè a testa reclina verso l'alto.Hai carpito la finezza? Oltre il bidone la sottomissione.

    By Anonymous Anonimo, at 4:28 PM  

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