Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

martedì, dicembre 06, 2005

Si chiude il semestre


Oggi sono iniziati gli esami. I miei amici e gli studenti che ho seguito durante questo semestre stanno affrontando, o stanno per affrontare i loro primi esami. Questa mattina è stata interamente dedicata alla correzione dei loro compiti. Non conosco tutte le loro facce. Ma siccome è il quinto ciclo di compiti a casa e di verifiche che correggo, ed il gruppo è abbastanza ristretto, conosco pressoché a memoria la loro calligrafia. L'altra settimana, quando per la prima volta vedevo alcuni di loro in faccia, ho fatto alcune associazioni. Che strano conoscerli a memoria solo attraverso il loro modo di scrivere. Gli vorrei fare un sentito in bocca al lupo. C'è quello che fa gli errori di calcolo, quello che ha consegnato sempre fogli colorati, quello che ha i fogli che profumano d'incenso, quello che fa sempre tutto bene e poi si scorda il segno meno all'ultimo passaggio, quello che scrive solo il testo dell'esercizio senza svolgerlo, quello che usa sempre solo un foglio bianco e lo tessella di calcoli (mediamente le altre persone usano sei fogli per svolgere gli esercizi), quello che non sa fare le derivate, quello che copia sempre da quell'altro dei fogli colorati. Mentre correggevo (e alimentavo il mio feticismo da compito scritto) sentivo De André in concerto con la PFM e Battiato. Ma perché avevo solo qualche mese quando questa musica veniva prodotta (1979), invece che diciotto anni (mi riferisco a De André, perchè Battiato è nuovissimo)? Ecco di nuovo l'uso compulsivo di parentesi tonde. Mi sento come i personaggi de L'insostenibile leggerezza dell'essere di Kundera, che galleggiano con i loro eterni ritorni, le loro simmetrie. Oggi, piove.

Bisognerà per forza
attraversare alla fine
la porta dello spavento supremo

Il nulla emanava la pietra grigia
e attorno campi di zafferano
passavano donne bellissime
in sete altere

4 Comments:

  • A quello con i fogli che sanno d'incenso e all'altro che consegna sempre su fogli colorati gli darei un 2 (così, tanto per fare...;-))
    A quello che si dimentica il segno gli darei il voto che si merita e poi metterei una nota, o gli direi, che con questi errori cascano gli aerei e le dighe crollano: così la prossima volta forse lo fa giusto (oppure gli dai 2).
    A quello che copia, ovviamente darei 0.
    Sì, stasera mi sento "cattivo"...

    By Anonymous Anonimo, at 10:34 PM  

  • L'unico con cui sono veramente arrabbiato è quello che usa un foglio anziché sei, e mi ci vuole il triplo a leggerlo e non so nemmeno dove scrivere le correzioni. Oggi glielo ho scritto: "What a headache marking your homeworks! Did you run out of paper?". Quello che ha copiato, manco a dirlo, è stato subito segnalato, e se la passerà male. Io, invece, sono bastardo dentro.

    By Blogger Daniele Avitabile, at 12:57 AM  

  • Domanda: ma come fa uno a sapere che uno studente ha copiato dall'altro? me lo sono sempre chiesto.
    Nel senso che, si vede, presuppongo, dagli errori che vengono copiati insieme al resto dell'esercizio - oppure ci sono altri segnali di copiatura?
    Insomma, é necessariamente impossibile che 2 facciano il compito identico?

    By Anonymous Anonimo, at 8:37 AM  

  • Anche se la maggior parte dei non addetti ai lavori direbbe il contrario, si scrive matematica come la si pensa. Ed è riconoscibilissimo uno stile proprio, esattamente come lo stile di scrittura qualifica la persona che ha composto un tema. Questo di per sé basterebbe. Ci sono però errori così peculiari, certe idiosincrasie, direi, che sono irripetibili. Ad esempio, tutti gli studenti sanno che il limite per x->infinito di (3x^2+1)/(5x^2+6) è 3/5. Loro hanno la loro bella regoletta (che non capiscono affatto, ma che sanno usare come un algoritmo) che gli dice: prendi il primo coefficiente al numeratore (3) e dividilo per il primo coefficiente al denominatore (5). Questa è una regola che tutti abbiamo usato e che è comodissima e velocissima. E tutti, indistintamente, presentano il risultato come 3/5. Se c'è un tizio che, non conoscendo niente di questa regola, ma sparando numeri a caso, riesce a scrivere 0.6, fa lo stesso, visto che 3/5=0.6. Però, questo è indicativo del fatto che non ha applicato questa regola (fin qui niente di male, è solo un diverso procedimento e ho comunque dato il punteggio pieno). Quando però trovi la stessa idiosincrasia in un altro compito, ti insospettisci. Li osservi e trovi decine e decine di associazioni di questo genere. Anche molto molto più evidenti (ma meno immediate da spiegare in un post). Resta il fatto che, se due compiti sono perfetti (senza alcun errore) e identici, ci si accorge che sono copiati, per queste questioni di stile, ma è impossibile provarlo. Mentre nell'altro caso è inconfutabile

    By Blogger Daniele Avitabile, at 9:13 AM  

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