Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

sabato, ottobre 29, 2005

Preghiera

Michelle è una ragazza tedesca che studia e lavora e Guildford e la cui famiglia vive in Sudafrica. Alcune volte siamo usciti insieme con altri ragazzi ed il suo compagno, con il quale fanno coppia fissa da dieci anni, ormai, e sono prossimi al matrimonio. Michelle studia e lavora come psicologa. Sembra una persona molto sicura di quello che vuole ottenere dalla vita. Michelle ha perso il papà tre anni fa. Il fratello in circostanze tragiche due anni fa. Da qualche tempo non la si vedeva più in giro. Sua madre l'è venuta a trovare in Inghilterra e si è occupata di alcune faccende di carattere burocratico. Poi ha fatto ritorno in Sudafrica. Una sera ha telefonato a Michelle, si è fatta una chiacchierata piuttosto normale con sua figlia, al termine della quale si è sparata un colpo di pistola alla tempia, non potendo più sopportare di stare al mondo. Caro Dio, ammettendo che tu esista in qualsiasi forma (anche solo come Caso, o Caos, o Energia immanente, per i più scettici), non ti chiedo di farmi capire le ragioni di un accanimento di questa portata. Forse non ce ne sono. E non ti chiedo neanche di stare vicino a questa ragazza, perché questo è un compito che spetta in prima istanza agli esseri umani. Sono convinto infatti che ti vada riconosciuto almeno il merito (in qualsiasi forma Tu esista, appunto) di aver istillato in una minoranza di esseri viventi la capacità di capire e di accollarsi le sofferenze altrui, di risuonare nel dolore prima ancora che nella gioia, e che a Tuo modo ti adoperi affinché questo patrimonio si trasmetta nelle generazioni immutato. Ti prego invece per me. Ti prego in proposito alla frase che ho sentito qualche giorno fa, l'orripilante "Michelle ora deve pensare a qualcosa di bello, Michelle ora deve pensare che è diventata ricca". Ti prego di non farmi mai nemmeno essere sfiorato dal putrido significato della frase in sé, e soprattutto di non farmi essere in grado di concepirla in un momento di questa tragicità. Ti prego di rendermi strutturalmente incapace di pensarla, di farmi piuttosto implodere, sgretolare per ogni genere di dolore, ma di proteggermi dal marciume, dal puzzo nauseabondo che emana il solo pensiero di questa frase. In aggiunta, ti prego di darmi la forza di guardare in faccia ancora chi l'ha pronunciata. Anche solo guardare, perché da quando è successo non riesco più a rivolgergli lo sguardo e ricacciare dentro la rabbia. Insegnami la tolleranza nei confronti dei vivi.

Riportami nelle zone più alte
in uno dei Tuoi Regni di quiete

2 Comments:

  • Amen

    By Anonymous Anonimo, at 10:02 PM  

  • Non so chi abbia potuto pronunciare una tale frase ma spero solamente che lo abbia fatto senza pensarla veramente...
    Non essere arrabbiato, guardalo negli occhi e prova per lui/lei solo commiserazione perchè solo un povero di spirito non può comprendere che nessuna ricchezza riempie l'enorme vuoto che lascia la perdita di una persona cara e il rimorso di non essere stato lì in quel momento...

    Deniel fortunatamente esiste il tempoche, nel bene e nel male, è la migliore medicina che esista!!!!

    Un abbraccio

    By Anonymous Anonimo, at 11:37 AM  

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