Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

martedì, febbraio 27, 2007

Книга на столе (Sur commodino)


Un amore del nostro tempo

Autore: Tommaso Landolfi
Editore: Adelphi

Dicono: "[...] Nel più tardo Un amore del nostro tempo (1965) una storia incestuosa viene trattata con uno stile assolutamente manierato, nel confronto-controversia tra il fratello Sigismondo (collocutore e epistolografo) e la sorella Anna (narratrice), che finiscono amanti e infelici generatori d'un figlio. Agente di trasgressione è soprattutto Sigismondo, il fratello, poeta presentato all'inizio come sonettista agito da «un superbo sprezzo d'ogni travaglio di predecessori e d'ogni pregresso sviluppo delle forme poetiche, o, piuttosto, quasi una vergine inconsapevolezza dei medesimi». Tra i due passa una storia scabrosa, dissipativa e sovvertitrice dei tabù sociali, ma il loro dialogato è cosparso di garbate contestazioni linguistiche, tipo: «... E così, Anna, nulla mi era dato, compartito...». «Compartito: tolleri queste parole gonfie che per qualche condanna non so evitare?». [...] È evidente che qui la contestazione linguistica riguardi non solo l'opacizzarsi della lingua nell'abbigliamento delle frasi uscite a mascherare un profondo non effabile (in questo caso, scabroso), ma addirittura, come osserva Calvino nella postfazione all'antologia citata, la coscienza e la patologia del vivente, che seguita a trincerarsi e a contorcersi dietro la droga della retorica."

Maria Antonietta Grignani

Io l'ho trovato un libro sopra le righe. Devo ancora leggere le ultime tre pagine, ma visto il fatto di cronaca riportato oggi sul Corriere, non mi sono riuscito a trattenere. Il commento che ho riportato sopra dice molto (forse molto di più e meglio) di quello che penso. Come sempre le letture landolfiane sono esperienze peculiari: lo stile inimitabile, la retorica che sembra a volte lasciarsi andare alla pura speculazione o al gioco semantico, ma che è invece veicolo vero del messaggio dell'autore, la densità voluttuosa dei periodi. Se potete, leggetelo.