Maglietta

Ieri sera è ritornato lo zar. Misha è di nuovo tra noi, dopo più di un mese di vacanze a Rostov. Bilancio: un tetto di 120 metri quadri, un occhio nero e svariate ecchimosi sul volto e sul corpo, una maglietta mitica, un paio di occhiali Ray-Ban. Con ordine: il nostro, come al solito in preda a crisi di astinenza da lavoro manuale e fatica fisica, ha costruito ex novo il tetto di casa sua. Ha sviluppato ambizioni da amico ingrato ("Tra un anno mi sposo. L'ho già chiesto a mia madre." "Ah! E lei piace a tua madre?" "Ma che hai capito, le ho chiesto di trovarmene una entro un anno. Ma tanto lei si stava già muovendo, mi ha fatto conoscere una ragazza spettacolare che l'anno prossimo si trasferisce a Guildford."). Al ritorno da una sbronza collettiva, per difendere la ragazza di un suo amico, ha atterrato vigorosamente un ceceno; non aveva fatto i conti col fatto che il ceceno era lì in compagnia di un manipolo di teste calde che lo hanno suonato come uno zufolo del Baltico. Si è quindi presentato a Guildford con occhiali da sole papponeschi e fascianti (il fatto risale solo a quattro giorni fa). Siccome deve essere stato imbarazzante per lui farsi vedere in quelle condizioni, ho fatto a meno di fargli notare che gli occhiali che porta sono il simbolo per eccellenza del nemico imperialista. Mi ha portato per regalo un salamone di carne di cavallo (e se non vi piace la carne equina, secondo me, dovreste farvi un esame di coscienza e convertirvi alla vera fede) ed una maglietta con la scritta CCCP e il vessillo sovietico. Visibilio da parte mia. Due osservazioni sulla maglietta: è 100% sintetica, quindi la posso indossare per pochi minuti, dopodiché puzzo come un cavallo da salame; è gialla con scritte nere: a chi mi faceva notare, ieri sera al pub, durante Francia-Portogallo, che questi non sono i colori adatti, ho risposto che ho un amico madrelingua ipercollaudato che dispensa calci e pugni con relativa facilità, e che rivolgessero a lui tutte le obiezioni al riguardo. Tra l'altro, Misha stesso si è scusato per lo strano accoppiamento di colori. Last, but not least, Fred ha scaricato la ragazza. Dopo un ultimo esaltante assolo in stile Maria Callas, degno seguito di oltre un mese e mezzo di astinenza, la poverina è stata portata a Windsor. E lì silurata. Il francofono non ne poteva più, era chiaro. Ora tenta un approccio sull'asse Parigi-Berlino. Se gli dice bene con questa tipa mi farebbe molto felice: primo, lei è una tipa spettacolare a dir poco; secondo non guaisce, in perfetto stile germanico. Ne ero sicuro, e Fred ha confermato. Domenica, sarà guerra totale.