Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

martedì, luglio 04, 2006

Italia-Germania XY a Z

Carissimi, siccome escludo che tutti quelli che hanno scritto abbiano continuato imperterriti a controllare questo blog nei mesi precedenti, deduco che tutti voi abbiate dei meccanismi diabolici per capire quando posto. Mefistofelici. Stasera Italia-Germania tanto a poco. Spero. Il mio supervisore Bjorn, molto tedesco, che in questi giorni ospita un altro genietto amico suo molto tedesco, spadroneggia. Al mio sportivissimo "Buona fortuna per stasera" ha risposto "Perché, abbiamo forse bisogno di fortuna?". Mutismo e rassegnazione. Ogni volta che ritorno dall'Italia è sempre più difficile. Sempre più difficile giustificare le mie scelte. La mia coscienza osserva e processa me stesso e a me stesso rivolge le spietate parole di questo brano

Soffro nel
vederti infrangere
i principi sui quali era
salda un’esemplare dignità.

Condizione
inammissibile,
la discutibile urgenza
per cui è indispensabile
uniformarsi alla media.

Si dice che ad ogni rinuncia
corrisponda una contropartita
considerevole, ma l’eccezione alla regola
insidia la norma.

Se è vero che ad ogni rinuncia
corrisponde una contropartita
considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe
una lauta ricompensa.


Domani, ho l'esame per passare da MPhil a PhD. Buona fortuna.

8 Comments:

  • Mi ero sbagliato, alla fine è stato XY a XX. Eh sì, avevano proprio bisogno di un po' di fortuna. Stasera mi divido tra Fred (per la Francia) e Catia (per il Portogallo). E devo essere super partes perché tutti e due tifavano Italia.

    By Blogger Daniele Avitabile, at 8:09 AM  

  • Le giustificazioni sulle scelte arriveranno con il tempo. Chiederselo va bene, ma andare avanti adesso è più importante. Il confronto con l'Italia e la mia scelta l'ho fatto per 4 anni, dopo ho semplicemente rinunciato avendo capito che non solo non è importante, ma non serve a niente.
    Per quanto riguarda la partita: conosco 6 tedeschi - di questi solo 2 per adesso hanno avuto il coraggio di dirmi "congratulazioni" - dagli altri per adesso silenzio - specialmente da quelli che fino a ieri facevano gli spavaldi (a cui rispondevo, a volte, con un semplice "vediamo").
    Non hanno ancora capito che il calcio è un gioco con molte variabili e che pianificare il risultato di una partita non solo è sbagliato, ma non serve a nulla: non si sa mai cosa può succedere - anche l'incalcolabile.

    PS: come facciamo a sapere quando "posti"? - la magia si chiama RSS

    By Anonymous Anonimo, at 8:15 AM  

  • ciao blogger,

    vedrai che la nebbia si diraderà. In bocca al lupo per l'esame.

    z

    ps: W l'ITALIA! Deutschland aufwiedersehen....

    By Anonymous Anonimo, at 9:25 AM  

  • Come è andato l'esame?


    Forza Italiaaaaaaaaaaa



    baci cristina

    By Anonymous Anonimo, at 12:46 PM  

  • Interessante la trovata della cantautrice: secondo me, non per aver scovato una eccezione che insidia la norma ma per aver evidenziato come la regola sia fasulla...

    By Anonymous Anonimo, at 1:10 PM  

  • Concordo. Io rinuncio sempre per avere una contropartita. Metto tutto sul piatto della bilancia. Un'ossessione per il determinismo, un delirio positivistico che non solo mi qualifica di fronte agli altri, ma rappresenta addirittura la sola interfaccia che offro al mondo esterno. Se solo accettassi di vivere senza contropartite...

    By Blogger Daniele Avitabile, at 1:25 PM  

  • oppure: se solo si vivesse il senso insito nella rinuncia come reale accettazione dei limiti personali...

    By Anonymous Anonimo, at 6:42 PM  

  • Intendi dire che ci si dovrebbe convincere che si rinuncia perché non si può avere tutto, anzi non si può "contenere", "racchiudere" tutto con le proprie scelte? Se sì, è proprio quello che intendo quando parlo che la pianificazione di tutto equivale ad un delirio positivista. E mi rendo pienamente conto di quanto questa pretesa sia assurda. Assurda e pazza come la malattia che fa dire a Michele, il personaggio interpretato da Moretti in "Bianca":

    - Sí, gli amici non possono comportarsi cosí, perché io mica divento amico del primo che incontro. Io decido di voler bene, scelgo; e quando scelgo è per sempre.

    Ci ricordiamo ambedue la triste, amara fine di Michele, che ai poliziotti che lo portano via dice:

    - Ha figli lei?
    - Sì, due
    - Due?... E' triste morire senza figli.

    E lentamente deraglio nella stessa direzione.

    By Blogger Daniele Avitabile, at 7:11 PM  

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