Dasvideniel: ildeniel e i russi di Guildford

domenica, ottobre 09, 2005

Il messicano e l'italiano



Oggi non si lavora. E pensare che ieri ho disdetto una visita a Londra perché mi ero messo in testa di chiudermi in ufficio. Invece da stamattina ci sono dei lavori di manutenzione sul server e non si può accedere neanche in remoto. Essendo spuntato il sole ho deciso per una passeggiata a Guildford, che di domenica mattina è sempre piena di gente. Sulla strada un incontro inaspettato e fortunatissimo: Juan Carlos. Non vi avevo mai parlato di lui per puro caso: quando ho deciso di iniziare il blog lui era lontano (in Messico, a casa) ed è tornato solo questa settimana. L'ho conosciuto all'inizio della mia esperienza inglese. Prendevamo tutte le mattine lo stesso autobus, e tutti e due spiavamo le letture dell'altro (come credo tutti i lettori facciano, in fondo). Poi una volta abbiamo attaccato bottone, e da allora ci facciamo delle grandi chiacchierate. Così oggi, dopo più di quattro mesi di astinenza, ci siamo presi un caffè insieme (due ore circa). Ha letto I fratelli Karamazov, da cui tutto ha avuto inizio, visto che io lo stavo leggendo proprio quando ci siamo conosciuti. Dostojevskj, Eco, Allende, Saramago, Benedetto XVI e la gerarchia cattolica, il Cristianesimo, ed ancora Dostojevskj, Kundera, Woolf ed una miriade di sudamericani di cui non ricordo il nome. Juan è un osservatore ed un lettore vorace e, soprattutto, onnivoro. Conosce Pavese, D'Annunzio, Moravia. Esco da questa conversazione con una valanga di proposte nuove. Il suo sorriso mi ha contagiato. Quando ci salutiamo c'è ancora il sole. Mi sparo il trio stellare Lovano/Frisell/Motian. Ascoltateli dal vivo, se potete. Poi compratevi questo disco o il voluttuoso At the Village Vanguard - Sound of love, suonano allo stesso identico modo.

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